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in evidenza Orari apertura invernali siti archeologici Chiesa romanica di Sant'Antioco di Bisarcio e Grotta San Michele 10.00 - 13.00; 14.00 - 17.00
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Venerdì 1 settembre alle 19 nella sala conferenze del Centro culturale San Francesco, sede della biblioteca Comunale, il giornalista Pierpaolo Fadda,   presenta il suo libro “ Una carezza per l’Ail”: direttore del Bimestrale Antas, storie e personaggi della cultura sarda, dal Maggio del 2016 è malato di Leucemia.

Scritto in un letto d’Ospedale, con la febbre e spesso la chemioterapia, “Una Carezza per l’Ail” è l’inno alla libertà che Pierpaolo Fadda, malato di Leucemia ha voluto dedicare a tutti gli uomini e donne che soffrono. Libertà invocata, bramata, e ottenuta. Perché la libertà non è vincere la bestia che si presenta all’improvviso a stravolgere la vita, non è uccidere la diavolessa. Libertà è avere la forza di combattere tutti i giorni contro chi insidia la nostra esistenza, è un atteggiamento, uno stato d’animo, una scommessa con sé stessi. Perfino laddove il dolore è grande, e le parole di Pierpaolo non nascondono il malessere, è possibile trovare un respiro, una luce, una porta aperta. Questa è la sua seconda raccolta di poesie, eppure qualcosa è cambiato rispetto a Ciao, babbo: innanzitutto il significato. Se il primo libro nasceva dall’esigenza intima di condividere pensieri, sentimenti, emozioni, luci e ombre, Una carezza per l’AIL è un alito di vita, emerso dalla sofferenza, fattosi dono. È questa l’essenza profonda dei nuovi versi.

Il volume, 100 pagine, edito dalla PTM di Mogoro, è strutturato con originalità: 41 poesie alle quali sono abbinate 41 illustrazioni che descrivono il testo.

Il ricavato della vendita del libro (che ha già venduto 3.000 copie) sarà devoluto all’Associazione Italiana Leucemia di Sassari.

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Lunedì 21 agosto a Sant’Antioco di Bisarcio, nel territorio del Comune di Ozieri, avrà inizio la VI campagna di scavo “Bisarcio Project”.

I lavori, che si svolgeranno in regime di concessione di scavo rilasciata dal MIBACT al Comune di Ozieri, è fortemente sostenuto dall’Amministrazione Comunale, dall’Istituzione San Michele, ente strumentale dell’amministrazione che gestisce i beni culturali del territorio comunale e della Soprintendenza Archeologica.

Il Bisarcio Project nasce nel 2012 con un progetto di ricerca frutto della collaborazione tra l’Università degli Studi di Sassari e il Comune di Ozieri, con l’obiettivo di approfondire la conoscenza dei tempi e dei modi dell'impianto delle strutture vescovili sul colle di Bisarcio e delle sue connessioni con le fasi altomedievali. Lo scavo del cimitero medievale di Bisarcio, inoltre, intende fare luce sulle condizioni di salute, le patologie, l'alimentazione e le attività lavorative della popolazione del vicino villaggio medievale.

Bisarcio è un sito abitato in maniera continuativa dal periodo prenuragico (fine del IV millennio a.c.) fino a oggi, con importanti fasi nuragiche, ellenistiche, romane, tardo antiche e medievali, i cui principali reperti sono conservati al Museo di Ozieri. E' noto prevalentemente per la monumentale Basilica, con diverse fasi costruttive dall'XI al XIII secolo.

Diretto da Prof. Marco Milanese, docente di Archeologia Medievale e direttore del Dipartimento di Storia, Scienze dell’uomo e della Formazione, il progetto si sviluppa sui temi portanti dell'Archeologia Medievale della Sardegna, quali l'archeologia del potere ecclesiastico ed i suoi rapporti con il potere civile e le comunità rurali.

Alla campagna di scavo parteciperanno studenti del Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione dell'Università di Sassari e di altri Atenei della Penisola, in particolare il gruppo di ricerca è diretto dal prof. Marco Milanese vede coinvolti gli archeologi medievisti Alessandra Deiana, Giovanni Frau, Maria Chiara Deriu e l’antropologa Anna Bini.

E’ previsto l'uso di tecnologie scientifiche applicate, quali il laboratorio di Antropologia e di Paleopatologia, le indagini chimiche, faunistiche e archeobotaniche, le elaborazioni fotogrammetriche, termografiche, 3D da terra e l'utilizzo di un drone di alta tecnologia.

Fino al 22 settembre sarà possibile abbinare alla visita alla Basilica di Sant’Antioco anche la visita agli scavi archeologici.

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Il Comune di Ozieri e l’Istituzione San Michele rinnovano anche quest’anno l’appuntamento con il cinema di qualità riproponendo “Visioni Sarde”: la rassegna cinematografica nata nel 2014 per dare spazio a tutti quei lavori dal formato irregolare che ogni anno vengono realizzati dai giovani autori sardi e che rimangono per lo più invisibili: cortometraggi, documentari, film sperimentali, opere d’esordio in cerca di una distribuzione.

                                

Il progetto, finanziato e sostenuto dalla Regione Sardegna - Assessorato del Lavoro ai sensi della Legge Regionale n.7/1991 e coordinato dal Circolo "Grazia Deledda" di La Spezia, vuole contribuire alla diffusione nel mondo del patrimonio culturale sardo sfruttando la penetrante incidenza che il cinema opera nell'immaginario popolare.

 

Le opere selezionate per la finale della 5^ edizione del Concorso nazionale Visioni Sarde  sono firmate da registi di consolidata fama come Salvatore Mereu, Paolo Zucca e da giovani talenti emergenti: Jacopo Cullin, Matteo Incollu, Ilenia Locci, Fabio Loi, Massimo Loi e Chiara Sulis.

 

È una straordinaria occasione che il Comune di Ozieri con l’Istituzione San Michele cogligono per presentare opere che difficilmente sono inserite nei circuiti ufficiali del cinema, e per scoprire così, attraverso la settima arte, le molte facce della cultura sarda: tradizione e modernità, paesaggi urbani e rurali, fantasia e realtà. Mille aspetti e contraddizioni trasformate dai registi in storie che ci aiutano a capire il mondo attuale

 

L’appuntamento è per venerdì 31 agosto alle ore 20:00 nel Piazzale del Museo Archeologico "Alle Clarisse".

In programma:

– DEU TI AMU! Di Jacopo Cullin. Colori, sapori, odori e suoni d’antan fanno da cornice a un corteggiamento senza tempo e senza fine;

 

– DISCO VOLANTE di Matteo Incollu. Cagliari. Un furgone di panini disperso in mezzo al nulla, un uomo stanco, una ragazza risoluta, otto sconosciuti e una friggitrice moribonda. Panini leggendari e alieni sconosciuti. E la magia improvvisa. Tutto in una notte;

 

– ENGINE OF TIME di Ilenia Locci e Fabio Loi. Nelle S. Factory, due fabbriche gemelle del Pianeta Terra, convivono umani e robot che operano con impegno, sincronismo e armonia per un traguardo comune. Ogni giorno i singolari ingredienti di una ricetta millenaria vengono lavorati per illuminare il tempo;

 

– FUTURO PROSSIMO di Salvatore Mereu. Di giorno Rachel e Mojo vagano per la città alla ricerca di un lavoro. Di notte trovano riparo in un casotto di uno stabilimento balneare. Una mattina, Basilio, che ne è il custode, scopre che qualcuno ha passato la notte in una delle cabine;

 

– ISOLE di Paolo Zucca. Padre e figlio, immigrati, si confrontano durante la colazione sui problemi della vita quotidiana. Il film è il risultato di un laboratorio cinematografico sul tema “le migrazioni e il territorio”;

 

– JE NE VEUX PAS MOURIR di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi. La tragedia dei nostri tempi vista da chi dovrà imparare a vivere il domani;

 

– TU RIDI di Chiara Sulis. Veronica vive a Cagliari, dove si sta per laureare. Cerca un lavoro per potersi mantenere, ma il suo sogno è fare la guida museale. La realtà è assai più dura e la protagonista si imbatterà in una serie di situazioni paradossali.

 

Ingresso € 5,00 con aperitivo di benvenuto – è gradita la prenotazione (0797851052)

 

 

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Venerdì 8 settembre 2017, alle 20, ad Ozieri, nel Piazzale dell'ex Convento delle Clarisse, dove ha sede il Civico Museo Archeologico, saranno proiettati i migliori corti e mediometraggi che hanno partecipato alla 4ª edizione del concorso cinematografico  "Visioni Sarde".

Il concorso è nato grazie alla FASI (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia), che concorre alla diffusione della cinematografia sarda attraverso la rete dei suoi 72 circoli degli emigrati sardi diffusi nella penisola. Promuovere il cinema sardo significa rendere visibile fuori dall’Isola un’espressione artistica che rappresenta un veicolo di formazione e crescita culturale, sociale ed economica. Tutto ciò è reso possibile anche grazie ad una generazione di registi sardi che si stanno imponendo al livello nazionale, ai quali la Federazione da il sostegno per la diffusione delle opere cinematografiche.

Con questo intento è nato il progetto “Visioni Sarde”, organizzato dalla Cineteca di Bologna.

La circuitazione delle opere finaliste di "Visioni Sarde" è un progetto della Regione Autonoma della Sardegna - Assessorato del Lavoro, affidato per l'attuazione - nel corso del 2017 - al Circolo "Nuraghe" di Fiorano Modenese, presieduto da Mario Ledda.

In circa 103 minuti di proiezione saranno mostrati in rapida sequenza corti e mediometraggi realizzati da otto registi sardi che, con diverse declinazioni stilistiche, propongono voci e immagini che superano i confini dell'isola per rivolgersi ad altre tematiche e altre culture: opere ben distinte per temi, linguaggio espressivo e intenti estetici, ma tutte accomunate da un diretto legame con la cruda realtà dei problemi e delle contraddizioni, a partire dal fenomeno della nuova immigrazione, che connotano il territorio e l’identità nazionale e regionale.

La serata sarà aperta dal cortissimo “Border” di Paolo Zucca. Brevissimo video che mette in evidenza il contrasto tra la nostra serena vita quotidiana e quella dei rifugiati che, costretti ad imbarcarsi per fuggire dalla guerra, rischiano di affogare in alto mare.

Gli inediti riflessi etici, sociali e religiosi conseguenti alla nuova immigrazione sono trattati con delicatezza e sensibilità da “Il bambino” di Silvia Perra (Primo Premio del Concorso).

 “A casa mia” di Mario Piredda racconta in limba la tenera storia di Lucia e Peppino, i soli abitanti di un piccolo paese di pescatori ormai spopolato che vivono nella speranza che l’inverno non finisca mai. Opera dolce e poetica che ha vinto il David di Donatello 2017 come miglior corto e Premio Speciale FASI.

La tragedia della migrazione clandestina e del traffico di esseri umani è trattata dall'incalzante “Del prossimo orizzonte” di Tomaso Mannoni, con un inaspettato ribaltamento dei ruoli nel finale.

Anche “Domenica” di Bonifacio Angius, selezionato per i Nastri d’Argento 2015 e Menzione d'Onore a "Visioni Sarde" 2016 è un film drammatico ed intenso. La disoccupazione e la mancanza di lavoro in Sardegna fanno da cornice agli universali temi della morte, dell'amore e della speranza.

 Andrea Marras, con "Nella mia città”, affronta i sentimenti di chi a malincuore è costretto a lasciare la propria città. Protagonisti un bambino con il suo aereo di carta e una Cagliari di una abbacinante bellezza.

La crisi spirituale di un giovane prete in esilio forzato ad Osilo nella chiesa di Nostra Signora di Bonaria è al centro del drammatico “Noi siamo il male“ di Gianni Cesaraccio. Straordinaria la partecipazione di Antonello Grimaldi.

Nel corto “Waiting for” di Matteo Pianezzi tre donne si confrontano durante un viaggio verso una meta misteriosa. Un viaggio per sperare nel futuro e per ricostruire il passato. Un viaggio che è fatto di aspettative e di accettazione, d’amore e di scontri.

Alla serata saranno presenti alcuni dei registi autori dei film, che porteranno la loro esperienza e testimonianza.

Ingresso libero.

Per maggiori informazioni  Ufficio segreteria - Piazza San Francesco 4 - Ozieri (SS) Tel. 079 787638 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. , www.welcometozieri.it   

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Il 30 agosto alle 19.30 al Museo Archeologico “Alle Clarisse” di Ozieri ritorna per il terso anno consecutivo l’appuntamento con la rassegna "Visioni sarde".

Nata nel 2014, la rassegna è diventata sempre più grande imponendosi come importante vetrina del cinema di qualità prodotto in Sardegna. La sua vocazione è  scoprire e valorizzare  giovani talenti sardi a cui offre l’occasione di raggiungere un pubblico sempre più vasto  grazie  alla diffusa distribuzione delle opere   praticata con il sostegno della Regione Sardegna.

Alcuni film sono stati selezionati quest'anno per la capacità espressiva, altri per il singolare stile narrativo, altri ancora per la creatività e originalità con la quale sono descritti eventi, situazioni, personaggi, emozioni e sentimenti. Taluni sono stati candidati al David di Donatello  e al Nastro d'Argento, altri hanno ottenuto premi internazionali  e riconoscimenti in diversi Festival cinematografici.  Anche se sono tutti girati in Sardegna, i film di "Visioni Sarde" non sono localistici, ma vogliono esprimere temi universali. È un cinema fatto in Sardegna ma con respiro internazionale.

"Visioni Sarde" propone ad Ozieri otto opere di alto livello qualitativo che, seppur con linguaggi e stili diversi, hanno saputo immortalare l'attualità toccando temi di interesse universale come la migrazione dei popoli, la guerra, le servitù militari, il razzismo, il distacco, il valore dell'amicizia, il disturbo borderline di personalità,  le profonde emozioni indotte dai suoni prodotti dall'uomo e dalla natura.

 Questi i titoli in cartellone:

"Dans l’attente" di Chiara Porcheddu. La sensazione di attesa e di sospensione temporale di chi - in un centro di accoglienza - si è lasciato alle spalle una vita e non è ancora entrato nella nuova.

"Eccomi (Flamingos)" di Sergio Falchi. Quando la realtà bussa alla porta di un vecchio pescatore nei panni di una giovane migrante, le sue convinzioni e la sua indifferenza vengono messe in discussione. Sarà la natura, infine, a ispirargli una nuova intima consapevolezza.

“Il nostro concerto” di Francesco Piras. Ognuno, almeno una volta nella vita, ha il suo momento di gloria. In una chat-room, un eccentrico pensionato incontra una pianista tedesca e tra i due nasce una singolare amicizia fatta di musica e piccoli momenti di quotidianità.

"Sonus" di Andrea Mura. Un viaggio onirico, in una Sardegna sospesa nel tempo, all’interno dei suoni primordiali prodotti dall’uomo e dalla natura.

"La notte di Cesare" di Sergio Scavio. Cesare è un uomo anziano e solitario. Una sera la sua vicina di casa gli chiede di badare a suo figlio Kadim. Tra i due si creerà un rapporto che travalica l’età e le differenze culturali.

"Spiritosanto – Holy Spirit" di Michele Marchi. Un adolescente borderline che vive affidato ai servizi sociali usa il sacramento della cresima per tentare di risolvere i suoi problemi giudiziari.

"The Wash – La lavatrice" di Tomaso Mannoni. A Capo Teulada c’è un poligono militare. Si cerca la verità sulla causa dei decessi per tumore, riconducibili alle esercitazioni militari. Un silenzio assordante, un paesaggio bellissimo e terribile allo stesso tempo.

"Warlords" di Francesco Pirisi. Due bambini – uno in Africa, l’altro in Siria – affrontano la guerra che distrugge senza pietà i rispettivi paesi. Per cercare di sopravvivere il primo deve combattere in una milizia para-militare, il secondo deve fuggire dalle bombe.

 

La distribuzione nel mondo dei cortometraggi di "Visioni Sarde" è resa possibile  grazie al sostegno finanziario della Regione Sardegna, Assessorato del Lavoro ai sensi della  L.R. 7/1991. La gestione del progetto regionale  è stata affidata a Sebastiano Tettei presidente del Circolo "Su Nuraghe" di Alessandria.

Il costo è di € 5,00 e comprende l’aperitivo di benvenuto. È gradita la prenotazione al numero 079 7851052.

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