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Molti cognomi sardi arriverebbero dalla Tessaglia, da Creta, Tracia, Pannonia, Norico e antico Veneto. Lo sostiene Alberto Areddu, docente di materie letterarie, nel nuovo saggio «Cognomi sardi di ascendenze balcaniche» che verrà presentato giovedì 30 maggio alle 18.30 nella sala conferenze delle Biblioteca Comunale

Il saggio Cognomi sardi di ascendenze balcaniche tratta delle relazioni fra l'onomastica sarda, o meglio quella non derivabile dal latino (esclusi quindi i cognomi: Cossu, Ibba, Puddu, Porcu, Sìrigu ecc. di chiara ascendenza latina) e quella fino ad oggi inspiegabile o solitamente tralasciata negli studi (ad es. i cognomi Manai, Meledina, Satta, Usai).

Vengono pertanto setacciati più di quattrocento cognomi, nomi personali, toponimi divenuti cognomi attraverso la documentazione storica disponibile (atti, regesti, condaghe); l'analisi conduce l'autore a confermare, sull'assunto di suoi precedenti studi, l'esistenza di antiche relazioni tra il mondo egeo-balcanico e quello sardo. L'autore sostiene infatti da anni che le poche parole sopravvissute (fossili viventi) del mondo nuragico, generalmente concentrate nelle aree più conservative della Sardegna (Barbagia-Ogliastra), non dirigono la ricerca delle Origines verso il mondo iberico (come una certa pubblicistica da anni sostiene), bensì verso l'area presa in esame. Egli sostiene che le figure dei tre mitici euretai (inventori) Aristeo, Dedalo, Jolao, di provenienza balcanica, attestate nelle fonti greche a motore del nascere della civiltà in Sardegna, vadano lette al fondo come emblemi di tali moti culturali

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Venerdì 4 ottobre 2019 alle 18.30 nella sala conferenze del Centro Culturale San Francesco lo storico e scrittore  prof. Francesco Casula  presenterà il suo ultimo libro “Carlo Felice e i tiranni sabaudi” (Edizioni Grafica del Parteolla).

Il volume vuole per fare conoscere una storia, o meglio una controstoria, delle vicende documentate in modo rigoroso sulla politica  dei Savoia, sia come sovrani del regno di Sardegna (1726-1861) che come re d’Italia (1861-1946). 

Il volume racconta le principali vicende storiche che hanno segnato il lungo rapporto fra la Sardegna  e la casa Savoia e colma l’assenza o l’inadeguata narrazione sui testi scolastici di storia, dei fatti generati dalle politiche savoiarde nell’Isola e delle loro conseguenze sul tessuto sociale, economico e ambientale della stessa.

Con una prosa raffinata e precisa, Francesco Casula, racconta i fatti storici spingendo il lettore a riflettere sui presupposti e sulle conseguenze degli stessi. Una lettura, dunque, partecipata e non passiva, a tutto vantaggio del lettore che voglia dare un senso compiuto alle vicende storiche.

Dopo la lettura si avranno maggiori conoscenze circa la società sarda sotto il dominio savoiardo e le condizioni socio-economiche dell’Isola di quel lungo periodo. Sta, forse, in quest’ultimo aspetto il motivo più accattivante che spinge a leggere questo brillante volume, del tutto giustificato dalla necessità che hanno, quanti vivono in Sardegna, di comprendere le ragioni che frenano lo sviluppo sociale ed economico della nostra comunità.

Presenterà la serata dal dott. Antonio Appeddu

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Giovedì 25 giugno alle 18.00 nella sala conferenze del Centro Culturale San Francesco Giacomo Mameli presenta il suo ultimo libro LE RAGAZZE SONO PARTITE”, CUEC  editrice Cagliari,.

Si tratta di storie di ragazze sarde che nel dopoguerra sfuggivano alla miseria del paese, offrendosi come domestiche soprattutto a Roma, ricompensate con paga mensile e condizioni di vita molto più soddisfacenti rispetto allo status di theracca, ovvero serve in Sardegna.

Altre ragazze puntavano all’estero ed al nord Italia per lavorare anche nelle fabbriche, mentre i giovani emigravano all’estero (miniere e fabbriche) o nel nord Itala.

Il libro è costruito inframmezzando i racconti sulle nuove vite delle ragazze a ricordi, flashback, descrizioni del luogo d'origine lasciato. Si compone un quadro in cui luogo d'origine e luogo d'immigrazione sembrano compresenti. L'autore non ha voluto separare ciò che nelle menti delle ragazze è parte di un continuum. Immagini di vita quotidiana a Foghesu e nella Roma borghese, a Milano o in Svizzera si sovrappongono. Un contrasto forte tra due tipi di vite così diverse ma contemporanee.

Uno squarcio sul mondo e sulla storia non solo delle migrazioni interne, ma delle relazioni familiari e sociali di un mondo fatto di padroni e servi e di un’Italia ancora agro-pastorale da una parte e industriale dall'altra

Un libro ricco di contenuti e scritto con il linguaggio semplice e genuino delle protagoniste, che l’autore ha sapientemente raccolto e organizzato, storicizzando il fenomeno umile ma al tempo stesso importante. Una lettura piacevole e veramente interessante.

Interverrà la prof.ssa Antonietta Mazzette dell’Università di Sassari e l’Assessore alla Cultura del Comune di Ozieri.

 

 

 

 

 

 

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Presentazione del libro “Indagini di Monte Prama” di Franco Laner Nor editore

Venerdì 22 settembre alle 18.00, nella sala conferenze del Centro Culturale San Francesco Franco Laner presenta il suo  nuovo libro “Indagini di Monte Prama” (Nor editore), nel quale presenta una nuova teoria sui Giganti di Monte Prama.

Architetto veneto, ex docente all’Istituto  Universitario di Architettura di Venezia, esperto di storia delle costruzioni. Dopo aver insegnato Tecnologia dell’Architettura a Venezia, Franco Laner ha cominciato a interessarsi di cose sarde e di costruzioni nuragiche sul tempio a pozzo di Santa Cristina, sull’architettura preistorica. Da tempo segue la vicenda del restauro e musealizzazione dei Giganti di Cabras. Ed è arrivato ad una  ipotesi sbalorditiva.

L’evento è organizzato dall’Istituzione San Michele, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comuna di Ozieri.

Interverrà Antonio Canalis e sarà presente l’autore.

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L’istituzione San Michele ha organizzato per sabato 14 gennaio alle 17.30 presso il centro culturale San Francesco la presentazione del libro libro “FABRIZIO DE ANDRE’ E L’ISOLA PARADISO”, a cura di Giovanni Gelsomino.

Il libro, ricco di foto in parte inedite e di testimonianze scritte direttamente dai protagonisti, racconta gli ultimi 24 anni della vita  di De André trascorsi in Gallura, ripercorrendo alcune delle tappe fondamentali della sua permanenza.

A scriverne sono i suoi amici, persone che lo hanno conosciuto da molto vicino e dalle quali lui si è fatto conoscere. Si racconta la storia del “Contadino pieno di sogni”, il suo rapporto con la gente comune, le sue curiosità, la sua amicizia col prete che battezza la figlia e la richiesta di grazia per i suoi rapitori. Tra le testimonianze anche quella di Gigi Riva indimenticato campione del Cagliari e della Nazionale.

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