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Beata Vergine del Carmelo – Sec. XVII (prima metà).

La chiesa fu edificata intorno  al 1630. Verso la fine del 1960, dopo secoli di abbandono, la chiesa venne recuperata da una comunità di frati carmelitani appena giunti dalla Toscana, e venne elevata al rango di parrocchia.

L'edificio sorge sul colle omonimo a sud-est dell'abitato storico ozierese, proprio sopra l’omonima grotta carsica

All'epoca dell'edificazione la piccola chiesa mononavata sorgeva in aperta campagna, fu solo verso la fine del XIX secolo che la chiesa venne inglobata dall'espansione dell'abitato, con il rione detto di Bidda Noa (cioè "città nuova").

L'architettura della chiesa è tipicamente manierista, ma caratterizzata da una estrema semplicità: la facciata principale presenta un doppio spiovente sormontato da un piccolo campanile a vela, mentre le facciate laterali presentano accenni di contrafforti.

All'interno la copertura a due falde in legno è interrotta da alcuni archi trasversali a tutto sesto, mentre un arco trionfale precede la zona del presbiterio, rialzata rispetto all'aula.

Adiecente alla Chiesa si trova la Grotta del Carmelo. Di piccole dimensioni (50 metri circa), è stata utilizzata in epoca preistorica: al suo interno sono stati rinvenuti reperti della Cultura Ozieri  , come un  vaso biconico, e del periodo romano. L’attuale ingresso  della grotta  è il residuo di una cavità parzialmente distrutta. La parte iniziale è ridotta a una sorta  di canale tra le rocce, al centro del quale si trovano grandi massi crollati.

 

Beata Vergine del Carmelo: Padre Giuliano tel.n. 349/5172312 (aperta su appuntamento)