Chiese minori
in evidenza Orari apertura invernali Chiesa romanica di Sant'Antioco di Bisarcio e Grotta San Michele: 10.00 - 16.00; Museo Archeologico "Alle Clarisse": martedì e giovedi 08.00- 14.00, mercoledì e venerdì 08.00 - 14.00; 14.30 - 18.00; sabato 08.00 - 14.00; 15.00 - 19.00 e domenica 09.00 - 13.00; 15.00 - 19.00


Sono molte le persone legate ad Ozieri, alcune delle quali illustri personaggi della politica, della cultura  e dello spettacolo.

  • Leonardo Tola (Ozieri XV secolo) Nobile, cavaliere, capostipite della dinastia dei Tola
  • Maestro di Ozieri Pittore Rinascimentale
  • Francesco Ignazio Mannu (Ozieri, 1758 - Cagliari, 1839) autore dell'inno Su patriottu sardu a sos feudatarios (1796)
  • Gavino Cocco (Ozieri, 1724 - Cagliari, 1803) Reggente della Reale Cancelleria del Regno di Sardegna
  • Carmine Cesarano, 1869-1935, vescovo di Ozieri.
  • Giuseppe Garibaldi deputato di Ozieri al Parlamento italiano (1867-68, e 1870)
  • Mario De Candia (Cagliari, 17 ottobre 1810 – Roma, 11 dicembre 1883) Tenore e patriota risorgimentale.
  • Franco Emanuel Solinas (Ozieri 1925 - S. Margherita Ligure 2005) poeta e pittore
  • Salvatore Saba (Ozieri,1795 - India 1863) 55° Ministro generale dell'ordine cappuccino.
  • Maria Rosa Punzirudu, (Ozieri, 1887 – 1964)
  • Mario Francesco Pompedda (Ozieri,1929 - Roma 2006) Cardinale.
  • Francis Lai (Nizza,26 aprile 1932) Compositore, musicista.
  • Maria Teresa Cau (Ozieri 1944-1977) Cantautrice e cantante folk
  • Giuseppe Pericu (Genova, 20 ottobre 1937) Politico.
  • Giuseppe Altana (Torino, 1886 - Ozieri, 1975) pittore e incisore
  • Pietro Tinu (Ozieri, 1923 - Cagliari, 1999) pittore e incisore
  • Salvatore Ghisaura (Ozieri, 1823 - Ozieri, 1889) pittore
  • Giacomo Camilla (Ozieri, XVIII sec.) scultore e ebanista
  • Orazio Satta Puliga (Torino 6 ott. 1910 - Milano 22 marzo 1974) ingegnere e progettista Alfa Romeo
  • Franco Cocco (Buddusò,1935) poeta, studioso
  • Alberto Masala (Ozieri,1950) poeta, scrittore
  • Giuseppe Masia (Ozieri, 1963) Comico
  • Pamela Prati (Ozieri, 1958) showgirl
  • Luca Sbisa, (Ozieri, 1990) hockeista su ghiaccio della NHL
  • Luigi Lodde (Sassari, 19 aprile 1980) Tiratore di skeet della nazionale azzurra.
Stampa


Il 20 dicembre 2013 è stata inaugurata la pinacoteca cittadina “Giuseppe Altana” nei locali della ex Centrale Elettrica, a cura dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Ozieri e dell’Istituzione “San Michele” con l’esposizione di una selezione di circa 70 opere dell’imponente collezione d’arte del Comune.

Si tratta di un nucleo di opere pittoriche e scultoree selezionate ed allestite da Mario Lai e Michele Calaresu, appassionati cultori d’arte locali.

Molte di queste opere sono il frutto di diverse donazioni effettuate negli ultimi anni da persone legate affettivamente a Ozieri, tra cui ricordiamo le famiglie Marras, Tinu e Cocco.

L’allestimento tiene conto dell’esigenza di valorizzare al meglio i più importanti pittori ozieresi; pertanto i visitatori potranno ammirare la “Sala Giuseppe Altana”, le “Sale Pietro Tinu”, le “Sale prof. Vincenzo Marras” e le sale di arte contemporanea.

Tra le opere esposte si segnalano quelle di artisti noti a livello internazionale, come Battaglia, Ceccobelli, Cotani, Di Stasio, Galliani, Panzino, Passa, Pinelli, Pizzi Cannella, Ricci, Tacchi e Lai, e di importanti esponenti dell’arte otto - novecentesca sarda, toscana e umbra (come Somelli, Mazzaccherini, Valori ed altri).

Oltre a conservare un’importante collezione di opere d’arte e costituire un importante spazio espositivo che ha ospitato e ospiterà mostre temporanee, la ex centrale elettrica, recentemente restaurata, rappresenta uno dei più importanti esempi di archeologia industriale della Sardegna.

L’edificio ha ospitato la prima centrale elettrica operante in Sardegna, in seguito adibita a pastificio.

Al suo interno conserva alcuni macchinari che testimoniano la sua storia.

IL CATALOGO

Di recente pubblicazione il Catalogo della Pinacoteca, curato dall'architetto Michele Calaresu e Mario Lai: strumento essenziale per orientarsi tra artisti e movimenti artistici non sempre conosciuti; l'obbiettivo della pubblicazione è quello di far viaggiare il visitatore sia nello spazio che nel tempo, offre, inoltre, la possibilità, di poter comprendere e apprezzare le principali correnti artistiche dell'Italia post – unitaria.

Il catalogo può essere acquistato presso tutti i siti gestiti dall'Istituzione o prenotato inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

prezzo: € 20,00

GALLERIA FOTOGRAFICA

 Informazioni:

 Ex Centrale Elettrica – via De Gasperi – Ozieri

apertura su prenotazione

Biglietti:

intero € 3.00

ridotto € 2,00

Per info e prenotazioni 079 7851052

Mail:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Stampa

Sabato 9 marzo 2024 alle ore 18.00 nella Sala Conferenze del Museo Archeologico “Alle Clarisse” di Ozieri si terrà la presentazione del libro “Donne Protagoniste del Medioevo Sardo”, a cura della prof.ssa Rossana Martorelli dell’Università di Cagliari. Il libro è stato pubblicato a seguito di un ciclo di conferenze, tenutesi nel 2020, che l’Associazione “Amici del Romanico” ha voluto dedicare all’universo femminile.

 Per maggiori info clicca qui

 
 
Stampa

Come arrivare

Dalla SS 131 all'altezza di Mores in direzione di Sassari, si svolta a d. sulla SS 128 bis e si procede direttamente per Ozieri. Si lascia il centro abitato e si prosegue per San Nicola percorrendo la SS 132 fino al bivio. Da quel punto si prosegue per un altro km lasciando sulla d.l'abitato di San Nicola.

Il contesto ambientale

Il ponte è sul rio Mannu di Ozieri, al centro della valle del Monteacuto, limitata a N/E dal Limbara e a S dai monti di Alà dei Sardi e Pattada, e segnata da un fitto quadro idrografico di fiumi e paludi.

Descrizione

Noto localmente come "Pont'Ezzu" (ponte vecchio), supera i m 90 di lunghezza. È suddiviso in sei fornici, con raggi decrescenti dal centro verso i lati, e presenta un paramento in opera quadrata di conci in basalto e andesite. All'interno, ma anche nelle parti superstiti dell'alzato, è presente un'opera muraria più regolare con blocchi di basalto. Nello spazio tra l'estradosso degli archi è presente un robusto conglomerato cementizio che regge il piano di calpestio largo circa m 3. In corrispondenza dei pilastri sono ben conservati gli speroni che contrastavano la forza del fiume e l'usura esercitata dalla corrente.

Il ponte si trovava lungo l'arteria stradale che collegava Cagliari con Olbia, nota grazie alle fonti scritte e materiali.

 Su questa via, nella valle del Monteacuto, erano presenti altri cinque ponti. Il primo, da O, è quello di Iscia Ulumu, in località San Luca (Ozieri). Conservato in parte, permetteva con una doppia arcata il superamento della confluenza tra il riu Mannu di Ozieri e il rio di Buttule. Ad un paio di chilometri più ad E si trova il Pont'Ezzu.

A sei arcate era anche il terzo ponte, presso il Badu de sa Feminedda (Ozieri), ubicato a meno di 3 km ad est rispetto al precedente. Della struttura si conservano le pile in conglomerato cementizio rivestite da blocchi vulcanici.

Un quarto ponte era situato alle pendici della collina di Castro (Oschiri) presso il centro di Luguidune. Superato questo insediamento, la strada, dopo alcuni chilometri verso E, superava il rio Mannu di Berchidda. 

Qui, in regione Silvani, alla base della collina che ospita i resti del castello di Monte Acuto, è ubicato un quinto ponte ancora visibile nelle sue fondazioni. Da questo punto, come attestano diversi miliari, la strada proseguiva verso Monti sino ad Olbia.

L'esistenza di un sesto ponte, il "ponte di San Leonardo de Orvei", si deduce dalle relazioni descrittive del ducato di Monteacuto (feudi sardi della casata spagnola di Oliva), del XVIII secolo. Probabilmente la struttura, riferibile alla strada di collegamento tra Luguidune e il centro di Gemellas (Perfugas), è da localizzare a N di Tula. Il ponte è visibile solo d'estate, quando si abbassa il livello dell'invaso del Coghinas, nella zona N/O della valle del Monteacuto.

L'esigua distanza tra i ponti (pochi km in linea d'aria) e la presenza dei guadi (nella valle del Monteacuto se ne contano una ventina), attesta il lunghissimo periodo di vita del sistema stradale impostato dai Romani. 

Si può tuttavia ipotizzare che la rete stradale sia stata impostata in periodo repubblicano e via via perfezionata e rettificata nei secoli successivi.

Il funzionamento del sistema e la conseguente continuità d'uso dei percorsi di fondovalle è certamente alla base della conservazione dei ponti sul lungo periodo. Ancora in età medievale sul Pont'Ezzu di Ozieri, come sugli altri, dovevano confluire le strade che provenivano dai territori montani a S di Ozieri, ma anche le viabilità che da O, oltre ad Ardara capitale del Regno di Torres, toccava i centri di Ploaghe e Bisarcio, sedi delle omonime diocesi.

Nella parte E della valle si trovava Castra, sede dell'omonima diocesi medievale, da localizzare presso la chiesa di Santa Maria di Castro (Oschiri). A pochi chilometri ad E di questa vi era il castello di Monte Acuto (Berchidda), fondato nel XII secolo dai giudici di Torres. Ad O, nella seconda meta del XIV secolo fu costruito dagli Arborea il castello di Orvei (Ozieri). Questa fortificazione è localizzata a meno di 10 km a N/E di Pont'Ezzu, sulla cima del monte San Leonardo.

Storia degli scavi

Il ponte non è stato oggetto di scavo archeologico.

 

Bibliografia

F. Amadu, Ozieri e il suo territorio dal neolitico all'età romana, Cagliari, Fossataro, 1978, pp. 232-233;

"Ozieri", in L'Antiquarium Arborense e i civici musei archeologici della Sardegna, a cura di G. Lilliu, Sassari, Banco di Sardegna-Cinisello Balsamo, A. Pizzi, 1988, pp. 71-92;

F.G.R. Campus, "L'insediamento umano medievale nel territorio di Oschiri (Sassari): processi formativi e dinamiche di trasformazione", in Oschiri, Castro e il Logudoro orientale, a cura di G. Meloni-P.G. Spanu, Sassari, Carlo Delfino, 2004, pp. 151-188;

A. Mastino-P.G. Spanu-R. Zucca., "Il territorio di Oschiri dal periodo romano all'età bizantina", inOschiri, Castro e il Logudoro orientale, a cura di G. Meloni, P. G. Spanu, Sassari, Carlo Delfino, 2004, pp. 77-99;

J.M. Poisson, "Ozieri (Sassari). Località S. Leonardo. Prima campagna di ricerche archeologiche nel sito di Urvei", in Bollettino di Archeologia, 1991, 10, pp. 135-136;

P.G. Spanu, "L'età romana", in Il Monte Acuto. Museo itinerante del territorio, Muros, Stampacolor, 2002, pp. 56-57.

Stampa

 

Sabato 9 marzo 2024 alle ore 18.00 nella Sala Conferenze del Museo Archeologico “Alle Clarisse” di Ozieri si terrà la presentazione del libro “Donne Protagoniste del Medioevo Sardo”, a cura della prof.ssa Rossana Martorelli dell’Università di Cagliari.

Il libro è stato pubblicato a seguito di un ciclo di conferenze, tenutesi nel 2020, che l’Associazione “Amici del Romanico” ha voluto dedicare all’universo femminile.

L’Associazione è infatti impegnata, dal 2013, nell’organizzazione di tutta una serie di attività promosse con la finalità di divulgare la conoscenza del Romanico sardo e del periodo in cui esso è nato e si è sviluppato: il Medioevo dei secoli XI-XV.

Le protagoniste del volume sono: Benedetta giudicessa di Cagliari, Adelasia giudicessa di Torres, Eleonora giudicessa di Arborea, Timbors di Rocaberti, Sibilla de Montcada, Massimilla badessa di S.Pietro di Silki.

Alla presentazione parteciperanno Giovanni Strinna dell’Università di Sassari e Valeria Carta dell’Università di Cagliari, rispettivamente autori dei saggi sulla badessa di Silki e su Adelasia di Torres.

L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’APS “Itinera Romanica – Associazione Amici del Romanico” e rientra nel programma di incontri “Scorci di Medioevo Sardo” organizzato dall’istituzione san Michele con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Ozieri.

In questa occasione sarà inaugurata la mostra "Donne Medievali: Vita e Oggetti nell'Epoca dei Castelli": sarà allestita nella sala medievale un’esposizione temporanea di oggetti legati alle tradizioni, alle abitudini e alla vita sociale che evidenziano il ruolo sociale delle donne di quell'epoca.

La mostra sarà visitabile al costo di 1€ fino al 24 marzo negli orari di apertura del museo (gratuita con l’ingresso al museo).

Pagina 35 di 54

center>