Chiese minori
in evidenza Orari apertura estivi Chiesa romanica di Sant'Antioco di Bisarcio 10 - 13; 14 - 18; Grotta San Michele: 10 - 13; 14.30 - 18.00
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L'Assessorato alla Cultura del Comune di Ozieri, la Pro-Loco e l’Istituzione “San Michele”,  presenta la 5ª Edizione di "Remembering Isio", in omaggio al concittadino Isio Saba, uno dei primi e più importanti pionieri della musica Jazz nell'isola.

Per questa edizione, nell’ambito della Sezione “SONOS 2019”, la figura di Isio verrà ricordata  il giorno 03.05.2019 alle ore 21.00 presso il teatro civico “Oriana Fallaci” con lo spettacolo “Storie di giorni dispari” di e con Paolo Rossi e Vincenzo Costantino “Cinaski” e accompagnamento al piano del maestro Mell Morcone.

Un recital, un po’ concerto, con due vite a confronto, un’amicizia sul piatto dei ricordi. Tutto all’insegna dell’improvvisazione e di strada percorsa tra emozioni poetiche. Paolo Rossi e Vincenzo Costantino giocano a macinare sogni, spacciare l’attimo, andare sottopelle senza prendersi troppo sul serio. La strada è stata amica e ogni tanto occorre restituire. “Amiamo i giorni dispari che amano le differenze”.

Paolo Rossi, natio di Monfalcone ma milanese d’adozione, è passato nella sua lunga carriera dal teatro – Shakespeare, Molière e Brecht fino all’amatissima commedia dell’Arte – al cabaret, dal cinema alla televisione, immergendosi appieno nelle tematiche dell’attualità e dalla rappresentazione dei classici antichi e moderni. Ha lavorato con Dario Fo e la Compagnia del Teatro dell’Elfo, facendosi conoscere al grande pubblico negli anni ‘80 col cinema (Salvatores e Vanzina) e nei ‘90 grazie alla trasmissione televisiva Su la testa!.

Vincenzo Costantino, conosciuto come Cinaski, è poeta e narratore, ma più che altro reader e comunicatore, promotore di un nuovo modo di fare poesia, una poesia vicina al pubblico, contaminata dai suoni, dalla voce e dalla musica. È conosciuto per le importanti collaborazioni con Vinicio Capossela.

 

Biglietto € 10,00

Prevendita: Biblioteca Comunale dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00

Info: 079787638 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

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Venerdì 07 dicembre alle 20.00 nella Pinacoteca Cittadina “Altana” di Ozieri ritorna la compagnia teatrale Bobòscianèl con lo spettacolo interattivo “Stretti stretti nel Freezer”: questa volta saranno le classiche atmosfere inglesi la cornice della cena con delitto.

Ispirata alle trame letterarie di Agatha Christie, la commedia scritta da Daniele Coni si fonde piacevolmente con il mistery inglese e dello stesso si nutre per ironizzare su molti dei suoi stereotipi.

E' anche un lavoro teatrale che sotto una apparente leggerezza racconta le bizzarrie della natura umana, liberandosi di un certo piglio di seriosità tutta english a favore di una comicità più vicina alla commedia francese.

Siamo negli anni '50, i componenti della notissima dinastia dei Blackwood si danno appuntamento nella splendida tenuta di famiglia per festeggiare gli ottanta anni della capostipite, una donna dalla tempra di ferro e dal cuore di piombo, un personaggio che non si vedrà mai, ma del quale si sentirà la stridula voce.

Invitati alla festa, oltre i sei gemelli, nipoti diretti, c'è la migliore amica di Edweena Blackwood, Miss Jane Marple, dolce vecchina dal piglio frizzante e dalle molteplici intuizioni.

Come in tutti i classici del noir inglese, anche in questa avventura, la natura umana sta al centro dell'intreccio e l'avidità ne è il naturale motore. Il gioco metateatrale però scardina notevolmente il fluire della narrazione, costruendo un susseguirsi di situazioni paradossali, al limite della follia.

Si ride proprio per questo, perché gli schemi vengono costantemente smontati, le atmosfere variano in un caleidoscopio di emozioni contrastanti che portano il pubblico a ritrovarsi nelle vicende dei personaggi, strani forse, forse un filino sopra le righe, ma vivi di una grande energia scenica.

Il ruolo della notissima investigatrice dilettante Miss Jane Marple è stato affidato all'attrice Laura Calvia che ne fa un personaggio esilarante e decisamente corretto, mentre Daniele Coni, Roberto Fara ed Elisa Casula interpreteranno ognuno due gemelli Blackwood attraverso cambi d'abito repentini e situazioni surreali. Le scene e i costumi, curati dal brillante estro di Mattia Enna caratterizzano fortemente l'ambientazione e l'intenzione dei vari personaggi, spingendo l'acceleratore sulla follia e l'assurdità del testo originale.

Per la realizzazione della serata l’istituzione San Michele si è affidata alla collaborazione de “Gli Oleandri, catering e banqueting”.

Il costo di partecipazione è di €25,00 per persona.

I posti sono limitati, la prenotazione obbligatoria ai numeri 079 787638 o 0797851052 entro il 5 dicembre.

 

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Venerdì 22 luglio alle 18,00 nella sala conferenze del Centro culturale di S. Francesco saranno illustrati i restauri di un dipinto e di cinque antiche e inedite statue recentemente recuperate dall’Ufficio diocesano BBCC di Ozieri con il fondamentale finanziamento della Fondazione di Sardegna e della Conferenza Episcopale Italiana.

Si tratta di un evento molto importante sia sotto l’aspetto artistico, che storico e religioso, in quanto ci fornisce l’occasione di conoscere alcuni santi che, fino a 2-3 secoli fa, erano ampiamente venerati e invocati dai Sardi e soprattutto dagli Ozieresi, ma oggi quasi sconosciuti ai più.

 

La rassegna inizia col dipinto olio su tela del “Ritratto di suor Francesca Rosalia Pinna”; questo nome ci riporta indietro di tre secoli, quando le monache Clarisse Cappuccine da Orosei giunsero nel 1753 a Ozieri per fondare un monastero, portando con loro il corpo incorrotto della consorella abadessa deceduta in “odore di santità” (seppure mai canonizzata) 6 anni prima, nonché il suo ritratto pittorico. Le spoglie, cui tutta la diocesi tributava grande devozione, erano custodite all’interno del Convento fino al 1889, anno nel quale le monache furono cacciate da Ozieri, e a partire da quella data affidate alla custodia della Cattedrale per 60 anni e poi definitivamente collocate presso l’archivio del Capitolo della Cattedrale.

L’intervento di restauro, come accennato in precedenza, ha anche riguardato 5 simulacri lignei policromati (risalenti per lo più al Settecento), finora dimenticati in un deposito della chiesa del Rosario dove i tarli la facevano da padroni. Si tratta di 2 simulacri di San Giovanni Nepomuceno (uno grande e più bello, l’altro più piccolo e forse proveniente dall’oratorio ozierese di S. Croce demolito nel 1840), santo Boemo martirizzato nel 1383 e canonizzato nel 1729. Vi è poi una bella statua di San Giovanni Evangelista, che sul mantello riporta l’eloquente iscrizione Inventò e Sculpì Luigi Avallon, A.D.1878 Napoli.

Si prosegue poi con una bella statua di San Pietro d’Alcantara proveniente dalla chiesa di San Francesco (al tempo in cui era officiata dai Frati Minori conventuali); il santo francescano, morto nel 1562 e canonizzato nel 1669, è qui rappresentato imberbe, in saio, con le braccia aperte in contemplazione mistica davanti al Crocifisso.

Infine vi è la statua di Sant’Agostino, forse proveniente dall’altare maggiore della omonima chiesa seicentesca ozierese di “Punta Idda”. Il santo vescovo di Ippona è rappresentato nelle vesti dei monaci agostiniani, con il pastorale e un libro tenuto aperto nella mano sinistra sul quale sono riportati un passo tratto dal De veritate praedestinationionis et gratias del conterraneo Fulgenzio di Ruspe. L’ottima qualità artistica consente di attribuire l’opera al senorbese Giuseppe Antonio Lonis, grande artista del XVIII sec.

 

Tutti i restauri sono stati progettati ed effettuati dalla Op. BBCC Annalisa Deidda di Cagliari con l’Alta Sorveglianza della dott.ssa Francesca Pirodda della Soprintendenza di Sassari. I restauri sono stati condotti con modalità “didattiche”, ovvero consentendo per tre mesi alle scolaresche (tra cui la III Liceo Classico nell’ambito del progetto “Alternanza Lavoro”) di visitare il laboratorio allestito nella Cappella dell’antico Seminario di piazza “Cantareddu”, visionare il materiale didattico ivi presente e interloquire con la restauratrice in merito alle tecniche di diagnostica adottate, alla progettazione dell’intervento e agli interventi di restauro e reintegrazione.

Ora tutte le opere sono esposte nel Museo diocesano di Arte Sacra di Ozieri, corredate da una puntuale didascalia che rende giustizia alla storia, ma anche agli enti finanziatori.

Interverranno il Vescovo Monsignor Corrado Melis, la restauratrice, dott.ssa Annalisa Deidda, il prof. Soddu della Fondazione di Sardegna,  oordinerà i lavori il curatore del museo dott. Demetrio Mascia.

 

                                                                                                                                                                                                                      arch. Michele Calaresu

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Festival. Terra. Il luogo del nostro abitare. 2018.

Festival delle Arti liberali e della Scienza.

Si avvicina la data della terza Edizione del “Festival. Terra. Il luogo del nostro abitare 2018” della Fondazione Daga che farà tappa ad Ozieri il 12 13 e 14 ottobre nei locali della Pinacoteca Cittadina “G. Altana”.

Il Festival si presenta con un nuovo format itinerante, in date diverse, portando con le sue manifestazioni e attività, nelle diverse città della Sardegna e non solo, un dialogo sulla scienza,  e la cultura in tutte le sue espressioni liberali, attraverso l’informazione sulle neuro diversità e sugli autismi nei suoi aspetti sociali e scientifici.

La Fondazione si propone di migliorare la qualità della vita delle persone affette dalla sindrome di Asperger, da disturbi pervasivi dello sviluppo e da altre forme di neuro diversità e di superare gli attuali criteri d'intervento destinati a tali soggetti, meramente assistenzialistici e d'intrattenimento, per giungere a un considerazione delle persone affette da forme di neuro diversità come individui attivi nella società, con i loro punti di forza e di debolezza.

Perché un Festival? Il Festival è l’ambiente più efficace per favorire l’informazione e l’interazione sociale della intera comunità. Le Arti liberali e la Scienza offrono un’opportunità di coesione e di crescita culturale suscitando sensibilità alla nostra partecipata collaborazione con le realtà del territorio.

Venerdì 12 ottobre alle  18:00 nella Pinacoteca Cittadina “G. Altana” ci sarà l’apertura della manifestazione con il Saluto dell’Amministrazione, del  presidente del C. Fondazione Daga e l’inaugurazione della mostra personale di pittura del Maestro Mario Adolfi. La serata sarà moderata da  Mario Lai, Presidente della Fondazione Sandro Pertini di Ozieri. Si prosegue con la performance della attrice Carmela Arghittu. Alle 20.00  si concluderà la giornata con il Concerto del Coro Città di Ozieri.

Sabato 13 ottobre la giornata inizierà 10:00 sempre nella Pinacoteca Città di Ozieri  con l’incontro “Le neuro diversità e la società”, sul tema degli  Autismi e l’integrazione sociale, con  Giancarlo Onnis.. si proseguirà con l’incontro “Il cammino della accoglienza, realtà e aspetti sulla demenza”  del Dott. Bruno Daga. Il pomeriggio si aprirà con la presentazione del libro “Donne senza ali” di Antonella La Frazia, con gli interventi musicali a cura di Patrizia Girardi ( I sogni di Eva). Dialoga con l’autrice Bruno Daga. Si proseguirà con “Gli abiti, la musica e la danza” e la sfilata di moda degli abiti di Patrizia Camba, intervallata dagli intermezzi di poesia e musica con Minnia Pani, Tetta Becciu, Stefano Flore, Salvatore Pintore, Antonello Bazzu. A conclusione della giornata esibizione  del gruppo Beata Vergine del Rimedio.

Domenica 14 ottobre alle 9:30 incontro con l’autrice Maria Giuliana Campanelli sul libro “Funamboli tra realtà e sogno”. Dialogano con l’autrice Bruno Daga e Gavino Puggioni. Seguita dall’inaugurazione della Stagione dei Poeti che proseguirà anche nel pomeriggio. Il Festival si concluderà con il concerto degli Kangbe & Battista Giordano.

La manifestazione è organizzata con il patrocinio dell’Assessorato ai Servizi sociali e alla Cultura del Comune di Ozieri e dell’’Istituzione San Michele.

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All'insegna delle "Ali" il ventottesimo festival internazionale Time in Jazz in programma dall'8 al 18 agosto a Berchidda e in altri centri del nord Sardegna.

La mattina di venerdì 14 agosto fa tappa ad Ozieri: alle 12,30 all'insegna della musica barocca con il concerto nella Cattedrale dell'Immacolata, del “signore della tuba” e soprattutto serpentofinista Michel Godard, alla guida del progetto Monteverdi "A Trace of grace" dedicato a una rilettura in chiave jazz delle musiche del grande compositore italiano.

Ad affiancarlo in quartetto il sassofonista e Gavino Murgia al sax, Luciano Biondini alla fisarmonica e il mezzosoprano Guillemette Laurens: un ensemble musicale di grande qualità.

Si tratta di un viaggio spazio – tempo – musicale in ordine cronologico, partendo dal megalitico Gavino Murgia che oltre a suonare il sax introdurrà alcuni pezzi cantando a tenore “a bassu”, uno stile canto corale sardo le cui tradizioni si perdono nel periodo nuragico che utilizzano la tecnica del “canto armonico”, quando cioè la voce emette simultaneamente due o più suoni distinti, sullo stile dei monaci tibetani.

Per giungere al medioevo con Michel Godar e il serpentone, strumento a fiato nato e diffuso a partire dal XVI secolo, ma con una sonorità che proietta in una dimensione musicale medievale. Veniva utilizzato soprattutto per sostenere il canto gregoriano in chiesa, per ricreare atmosfere ancestrali.

Suono misterioso quello del serpentone, soffiato un po’ ruvido, ma anche dolcissimo e  profondo.

Godard è non solo uno tra i pochi maestri di questo strumento, ma più in generale un musicista dotato di sensibilità ed intelligenza speciali, un artista in piena maturità espressiva. Qualunque strumento Godard prenda in mano si trasforma con naturalezza e perfezione musicale.

Per l’occasione sarà possibile visitare il museo Archeologico “Alle Clarisse” situato un prossimità della Cattedrale, aperto al pubblico eccezionalmente con orario continuato dalle 09.00 alle 19.00.

Sarà inoltre aperto un punto ristoro presso il bar Il Ponte.

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