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Venerdì 17 marzo nella pinacoteca cittadina “G. Altana” alle ore 18.00, l’Istituzione San Michele ha invitato  Prof. Francesco Casula, professore di storia e filosofia esperto di lingua sarda e storia dell'Isola, a raccontare la figura di Marianna Bussali, “signorina Mariannedda de sos Battor Moros”: una straordinaria figura di femminista, sardista e antifascista, una poetessa, traduttrice e intellettuale di valore, morta nel 1947, a soli 43 anni.

Ad Orani, piccolo paese ai piedi del Monte Gonare nel cuore della Barbagia, nel 1904 è nata una bambina che presto avrebbe innalzato i destini delle donne sarde e sarebbe divenuta guida dell'uomo in tempi nei quali la figura femminile era relegata alle mura domestiche.

Marianna Bussalai, orfana di madre, a causa di un da una deformazione della colonna vertebrale, che spesso al intrappolava a letto , ha frequentato solo fino alla quarta elementare, da autodidatta ha letto gli autori sardi come Sebastiano Satta, Montanaru, con cui ha avuto una fitta corrispondenza epistolare e Giovanni Maria Angioy, di cui vanta una remota ascendenza, gli italiani quali Dante, Manzoni, Monti, Pindemonte, ma anche i russi. Di Montanaru ha tradotto le poesie in italiano, di Dante avrebbe voluto tradurre la Divina Commedia in Limba per poter dare al popolo sardo la possibilità di leggere e comprendere l’opera. Sia in italiano e in sardo ha composto poesie: soprattutto mutettos e terzine.

Col tempo è diventata un'attivista storica: la prima donna sardista, la prima del Partito Sardo d'Azione, la prima a partecipare da protagonista. Ha portato l'emancipazione, difeso la libertà e attraverso parole poetiche. Ha inoltre offerto con coraggio un rifugio a Emilio Lussu (“ho bisogno di seguirlo devotamente”, scriveva), nella sua botola blu. La sua casa, negli anni, è diventata un mondo di parole e riflessioni, un covo nato per contrastare il fascismo e riportare la Repubblica.

Marianna ha contribuito al percorso del popolo sardo, soprattutto quello femminile: dalla ricerca dell'identità all'alfabetizzazione, alla libertà della donna. E proprio la sua condizione di donna ha fatto sì che, nonostante sia stata un punto di riferimento per la Sardegna, sia poco raccontata nei libri di storia.

Durante la serata Interverrà la Prof.ssa Carla Puligheddu, segretaria della sezione del PSD’Az di Sassari “Marianna Bussalai” e presidente dell’Associazione “Donne Sardiste” e Michele Testoni della Sezione del PSD’Az di Ozieri, con al partecipazione del Coro Città di Ozieri e le letture di Carmela Arghittu. Si ringrazia Maria Vittoria Pericu del B&B Amariglio per la disponibilità.

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