La Città
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Serata Feydeau è il nuovo lavoro che la Compagnia ha proposto in prima nazionale al Palazzo di Città di Sassari (Teatro civico) nell’ambito della XXIX edizione del festival “Etnia e Teatralità”, e sarà riproposto venerdì 10 maggio al teatro “O Fallaci “ di Ozieri alle 21.00.

Si tratta di due farse in un atto; la prima dal titolo “La notti chi la mamma è mortha” liberamente tratta da “La mamma buonanima della signora”, adattamento, dialoghi e traduzione di Mario Lubino; la seconda dal titolo “Il rimedio è peggiore del male”. Sono due farse classiche del repertorio del grande drammaturgo francese.

 "La notti chi  la mamma è mortha,” con Mario Lubino, Alessandra Spiga, Michelangelo Ghisu e Paolo Colorito, si fa apprezzare per la vivacità e la comicità che scaturisce dai dialoghi. Si svolge in piena notte nell'appartamento di due coniugi della piccola borghesia sassarese, intenti in un acceso battibecco di coppia, che probabilmente, costituisce la loro quotidianità. Già il bisticcio ci offre una serie di situazioni esilaranti, quando nel bel mezzo di un estenuante tira e molla fra marito e moglie arriva inattesa la visita di un cameriere che, presentandosi come il servitore della mamma della signora, comunica la ferale notizia della morte della sua padrona. La triste notizia  improvvisa getta nel più profondo sconforto la figlia che non sa darsi pace per l’inaspettata scomparsa della madre, che oltretutto godeva di ottima salute. Peccato però che il servitore abbia sbagliato porta e rivolga il suo annuncio alla coppia sbagliata. L’equivoco scatena una serie di colpi di scena, gags dalla irresistibile comicità. A dimostrazione che il trucco dell’equivoco è uno dei meccanismi che a teatro affascina e diverte.

“Il rimedio è peggiore del male”, con Teresa Soro, Emanuele Floris, Elisabetta Ibba, Margherita Nurra, è ambientato in un  interno della buona borghesia. All’aprirsi del sipario troviamo l’ avvocato Anton Angelo Farina che è deciso a lasciare la sua amante per contrarre matrimonio con un'altra giovane , ricca e di buona famiglia. Ma non avendo il coraggio di dirglielo in faccia decide di scrivere una lettera. Nel frattempo arriva in casa la sua nuova cameriera che si rivela una tipa rozza, volgare, inopportuna e maleducata con tutti. A casa per parlare con il fidanzato, per combinare il matrimonio si presenta la futura suocera che viene pesantemente sbeffeggiata e cacciata in malo modo dalla  nuova domestica. La stessa sorte viene riservata ad un ignaro cameriere venuto a portare il pranzo. Quando poi si presenta la ex amante del padrone di casa, la domestica senza nessuna remora le rivela la verità. Tutti i piani programmati dal povero avvocato vanno in fumo ed egli dovrà, suo malgrado, combattere e sopportare la domestica che lo accusa anche di ingratitudine.

Feydeau anche in questi due atti unici rivela la totale assenza di compassione e di simpatia per le sue creature, raggiunge il vertice della comicità pura, assoluta; ma poiché non lascia scampo alla società del suo tempo, che in realtà nei vizi e nelle ipocrisie è molto simile a quella di oggi, non sa perdonarla, non le concede alcuna possibilità di ravvedimento. Lo spettatore finisce così  per sentirsi coinvolto,e vede non in se stesso ma negli altri i difetti , le ipocrisie e gode del j’accuse che Feydeau muove ai personaggi, spesso vacui che compongono la  società. E’ proprio in questa negazione dell’indulgenza, in questa inflessibilità di giudizio sta la grandezza di questo monumentale autore del teatro che ha portato la comicità all’omega e che ha denunciato con una inesorabile precisione la vacuità della società del suo tempo, così lontana eppure così attuale.

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Siti Archeologici e Sistema Museale Urbano:

L'Istituzione offre un servizio di visita guidata, oltre che in italiano,  in inglese, francese, tedesco e spagnolo.

Servizi offerti:

  • programmazione e organizzazione attività educative, didattiche e culturali;
  • visite guidate a tema e per diverse fasce d'età;
  • laboratori didattici per le scuole;
  • laboratori estivi per bambini;
  • allestimento mostre temporanee;
  • ideazione e organizzazione eventi culturali;
  • ideazione di itinerari tematici.

Su prenotazione è possibile visitare, accompagnati da una guida, il centro cittadino e i suoi monumenti.

Sistema Bibliotecario Urbano:

l'Istituzione gestisce la sede centrale Biblioteca Comunale e le sedi distaccate di San Nicola e Chilivani.

Servizi offerti:

  • Informazioni e reference;
  • Prestito e restituzione;
  • Prestito interbibliotecario;
  • Consulenza Bibliografica;
  • Lettura e consultazione;
  • Catalogo on-line e banche dati;
  • Servizi multimediali;
  • Servizio di riproduzione;
  • Emeroteca;
  • Catalogazione;
  • Archiviazione periodici;
  • Realizzazione rassegna stampa quotidiana;
  • Ideazione e realizzazione dei Laboratori didattici
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Arriva a Ozieri il reading letterario: "Sono uno spettro e so di cosa parlo: letture tra Gerusalemme e Damasco"

Dopo l’esordio dello scorso luglio a Tempio Pausania, venerdì 8 ottobre, alle ore 18:00, nella sala conferenze di Casa Costi – Garau, in via Vittorio Emanuele, arriva a Ozieri il reading letterario “Sono uno spettro e so di cosa parlo: letture tra Gerusalemme e Damasco – Presentazione delle raccolte poetiche di Ghayath Alhamdhoun e Najwan Darwish, due astri nascenti della letteratura contemporanea in lingua araba.

 

L'evento è organizzato dall'Associazione culturale “Àndala noa” assieme al Centro Studi Ilà e a Officineperegrine Teatro, con la collaborazione dell’Istituzione “San Michele” del Comune di Ozieri.

 

Nel corso dell’incontro, al dialogo sopra parole piene di forza e di emozione, si alternerà la lettura

di alcune poesie dei due autori arabi.

Le raccolte regalano suggestioni sul vivere e scrivere in Palestina, sulle ferite e i sogni e gli incubi e le speranze e le attese di chi rimane e su quelle di chi è lontano, in questa terra dove il restare è camminare sulle soglie della follia e partire è vivere disgiunti, abitare per sempre due luoghi e due memorie. Sullo sfondo il senso del dire e dello scrivere, la bellezza delle parole, la magia delle lingue.

 

Questo piccolo evento è molto più di un semplice reading e di una classica presentazione di libri:

sarà un’occasione per incontrarsi, conoscere, uscire fuori e confrontarsi con un mondo meno

conosciuto.

 

Per partecipare all’evento, oltre a dover esibire il Green Pass al personale preposto al controllo, è necessaria la prenotazione, da effettuarsi entro e non oltre giovedì 7 ottobre 2021, utilizzando uno dei seguenti canali:

- tramite messaggio privato Facebook, da inviare all’Associazione culturale “Àndala noa”;

- tramite messaggio Whatsapp, da inviare all’Associazione culturale “Àndala noa” al numero: 3772593179

- tramite messaggio di posta elettronica, da inviare all’Associazione culturale “Àndala noa” all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

 

Si prega di indicare nome, cognome, numero di partecipanti e recapito telefonico di chi effettua la prenotazione

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Dopo il grande successo del primo appuntamento al Museo Archeologico con gli Apericena al Museo, il 20 ottobre l’Istituzione San Michele, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Ozieri, da appuntamento per la seconda serata con “Siamo come canne al vento: una sera con Grazia Deledda”.  

L’evento si svolgerà nella pinacoteca Cittadina “G. Altana” alle 19.00, dove sarà celebrata la figura della Donna Grazia Deledda, la più celebre scrittrice sarda, premio Nobel, e l'artista contemporanea sarda più conosciuta a livello nazionale e internazionale.

Grazia Deledda, lottando contro la mentalità del suo tempo, con la forza e la volontà che l’hanno contraddistinta, ha saputo portare avanti il suo grande amore per la scrittura. Una donna dotata di un talento straordinario che dividendosi tra i compiti di madre e moglie è riuscita a realizzare il suo sogno diventando scrittrice e divenendo la prima ed unica donna italiana ad ottenere il Premio Nobel per la Letteratura.

Alla serata sarà presente Neria De Giovanni, critica letteraria e profonda conoscitrice dell’opera della Deledda, che presenterà il suo lavoro “A tavola con Grazia”.

Neria De Giovanni dirige il portaleletterario.net e ha scritto 40 libri di cui 14 dedicati a Grazia Deledda e, oltre ad aver ottenuto una Menzione speciale nella 43esima edizione del Premio Scanno per il libro “Senza scampo, il personaggio maschile nell’opera di Grazia Deledda”, ha anche presentato a Montecitorio la monografia “Grazia Deledda”. È inoltre presidente della Giuria del Premio Internazionale Grazia Deledda che si svolge a Galtellì con giurati provenienti dalle prestigiose Columbia University (US) e Hong Kong University (CN).

La serata proseguirà con lo spettacolo “Grazia” del Collettivo Teatrale di Ozieri e con la cena a cura della fattoria Didattica Sa Tanca ‘e Muros Rujos di Maria Antonietta Cherchi, con piatti ispirati al libro di Neria de Giovanni “A tavola con Grazia”.

Il costo della partecipazione all’evento è di € 20 ed è obbligatoria la prenotazione che dovrà  pervenire antro il 18 ottobre

Per info e prenotazioni: Istituzione San Michele 079 787638 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.  

Museo Archeologico “Alle Clarisse” 079 7851052 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

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Sabato 26 gennaio alle 19.00 al Teatro “O. Fallaci “ di Ozieri andrà in scena STORIA DI UN UOMO MAGRO di Giacomo Mameli tratto da Il Forno e la sirena con Paolo Floris.

Andrà in scena la grande storia, quella fatta anche di tante piccole storie, storie di piccoli paesi e di piccoli uomini, resi grandi dalla sofferenza e dalla drammaticità degli eventi bellici.

STORIA DI UN UOMO MAGRO è la storia di uno di loro...magro e povero “che vive in un paese povero, con gente che vive in case povere, senza luce”.

Magro… ma non troppo magro per partire e “andare a fare la guerra”. Magro ma non così magro per imbracciare un fucile e andare in Jugoslavia; una missione semplice, avevano detto, che però si trasforma presto in un inferno: neve e gelo con le scarpe di cartone a combattere una guerra persa in partenza. L'armistizio dell'8 settembre sembra ridare speranza. E invece Vittorio, sempre più magro, da soldato si trasforma in prigioniero di guerra. E dalla Jugoslavia viene portato in Germania. Storia di un uomo magro è la storia di un piccolo grande eroe italiano, sardo, magro, ma non così magro da essere bruciato in un forno dai tedeschi. Questa è la storia di un uomo magro che resterà vivo per due chili.

E’ una pagina di storia rimasta a lungo dimenticata nel dopoguerra, perché gran parte dei sopravvissuti, nella disperata volontà di voler cancellare ogni ricordo, ha tenuto per sé tutte le sofferenze patite.

Oggi, Vittorio Palmas noto “ Catzai”, ha 103 anni, e le sue peripezie sono state raccolte dallo scrittore e giornalista Giacomo Mameli nel libro “Il forno e la sirena “ da cui il giovane attore sardo Paolo Floris ha tratto il suo monologo, dalla narrazione leggera nonostante il contenuto drammatico. Sempre solo in scena, racconta la vita di Vittorio sfiorando lo stile fiabesco, “utilizzando” la sua testimonianza per raccontare la storia di tanti uomini comuni, che la violenza della loro esperienza ha trasformato in eroi. E come in qualsiasi favola che si rispetti, STORIA DI UN UOMO MAGRO ha un dolce lieto fine, che non toglie però drammaticità alla realtà che è stata vissuta dai nostri nonni.

La memoria rimane se viene raccontata, così ha fatto Vittorio Palmas, così ha fatto Giacomo Mameli attraverso il suo libro e così ha fatto, tramite il palcoscenico, Paolo Floris.

La forma dello spettacolo è quella del teatro di narrazione.

Al termine dello spettacolo interverrà l’autore del libro Il forno e la sirena, Giacomo Mameli.

 

Il forno e la sirena. Due parole che hanno marcato l’apocalisse del Novecento raccontata da due testimoni viventi. Il forno è quello nei campi di concentramento in Germania, in Polonia, in Italia dove morivano ebrei e zingari, omosessuali e soldati. La sirena è quella che doveva evitare la morte nelle città bombardate dal cielo e spingeva la gente a correre a perdifiato verso i rifugi. Due sopravvissuti ricordano – col linguaggio dei senza voce – la loro vita umile e quei giorni del 1943, a Bergen-Belsen o ad Auschwitz-Birkenau oltre le Alpi, la distruzione e il calvario di morte nel 1943 a Cagliari e Monserrato a due passi da casa. Il libro di Giacomo Mameli “Il forno e la sirena” è stato tradotto in francese col titolo “Le four et la sirène” ed è stato scelto per un festival letterario al centro della settimana italiana in Provenza.

 

GIACOMO MAMELI, (Perdasdefogu 1941), giornalista, scrittore, direttore del mensile Sardinews. Laureato in Sociologia, alla Scuola superiore di giornalismo di Urbino ha discusso la tesi con Paolo Fabbri (“Quattro paesi, un’isola”). Ha lavorato all’Unione Sarda, collabora con La Nuova Sardegna, ha condotto per vent’anni programmi tv "Facciamo i conti" e "Quelli che fanno" su Videolina, "Ma però" su Sardegna 1. Per la Rai conduce su Radio 1 il settimanale "In famiglia" (venerdì ore 12.30). Per due anni (1991-1992) è stato addetto stampa del ministro degli Esteri. Insegna Teoria e tecnica della comunicazione nelle scuole superiori, docente a contratto con l’Università di Cagliari, facoltà di Scienze politiche (Master in Comunicazione nella pubblica amministrazione) e alla facoltà di Lingue (laboratorio di giornalismo).

 

PAOLO FLORIS, classe 1985, ha studiato a Cagliari presso la Scuola d’arte drammatica AKROAOMA e a Roma presso FONDAMENTA – la Scuola dell'Attore in cui si diploma nel 2013. All'esterno del percorso accademico ha affrontato percorsi formativi con: Giancarlo Sammartano, Ascanio Celestini, Marco Baliani, Julia Varley, Andrea Pangallo, Luciano Colavero, Giancarlo Fares, Simeone Latini.

Studia il genere della narrazione teatrale frequentando il laboratorio permanente di teatro di narrazione a Roma diretto da Giancarlo Fares e portando in scena quattro spettacoli di cui è anche autore e regista (ERA PARTITO PER FARE LA GUERRA (regia di Sara Valerio), UN UOMO MORTO E' UN UOMO MORTO, STORIA DI UN UOMO MAGRO, GRAMSCI SPIEGATO A MIA FIGLIA).

Dal 2015 si specializza nell'utilizzo, nella teorizzazione e nella messa in scena della maschera latina integrale con le commedie plautine. Elementi unici in tutta Italia.

A partire dal 2008 è protagonista di vari cortometraggi, lavora per la televisione e per il web, è interprete in numerose opere teatrali. Nel 2013 fa parte del cast del film L’ARBITRO, di Paolo Zucca, che viene presentato alle “Giornate degli autori” alla 70esima Mostra del cinema di Venezia. Nello stesso anno vince il primo premio al Festival nazionale Cagliari Teatro in corto con il corto teatrale IL MIO COMPLEANNO e il primo premio al Festival della drammaturgia italiana Schegge d’autore con I LEONI NON SI ABBRACCIANO, per il quale riceve anche il premio speciale della giuria al festival Drammaturgica 2014 a Roma.

Da Gennaio 2015 conduce laboratori di animazione teatrale e lettura espressiva nei vari ordini di scuole.

Collabora dal 2016 con l'associazione culturale CASA MUSEO ANTONIO GRAMSCI e gestisce un laboratorio teatrale sulla vita e le opere di Antonio Gramsci con gli allievi della scuola secondaria di I grado dell'istituto comprensivo “Delogu” di Ghilarza. Dall'incontro con Giacomo Mameli e Ascanio Celestini nasce, nel 2017, lo spettacolo STORIA DI UN UOMO MAGRO, presentato in prima nazionale all'Università Luiss Guido Carli di Roma. Nel 2016 e 2017 è stato direttore artistico del festival culturale TEATRANDO A CORTE, Norbello ( OR ).

Nel 2018 ha organizzato la rassegna CONVERSAZIONI DI SCENA presso il Teatro Villa Pamphilj a Roma.

Attualmente lavora con la compagnia romana FONDAMENTA TEATRO E TEATRI, con la quale ha portato in scena le commedie Plautine il CARTAGINESE, il PERSIANO e LA MOSTELLARIA, e la tragedia Euripidea ORESTE, sotto la direzione artistica di Giancarlo Sammartano.

E’ direttore artistico dell’Ass. Culturale PANE & CIOCCOLATA, Paulilatino ( OR ).

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