La Città
in evidenza Orari apertura invernali Chiesa romanica di Sant'Antioco di Bisarcio e Grotta San Michele: 10.00 - 16.00; Museo Archeologico "Alle Clarisse": martedì e giovedi 08.00- 14.00, mercoledì e venerdì 08.00 - 14.00; 14.30 - 18.00; sabato 08.00 - 14.00; 15.00 - 19.00 e domenica 09.00 - 13.00; 15.00 - 19.00
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Al Museo Archeologico “Alle Clarisse” il 1 dicembre alle 18.00 sarà inaugurata la mostra fotografica “La guerra nell’Aria”: in occasione del centenario della Grande Guerra si è voluto ricordare il sacrificio di molti cittadini ozieresi che hanno partecipato al conflitto, durante il quale molti hanno perso la vita.

Il Museo Archeologico li vuole ricordare con una mostra nella quale saranno esposte grazie alla disponibilità di Angelo e Salvatore Meridda Dessena  e, della fotografie sulla grande guerra realizzate del padre Gavino, aviatore e combattente.

Classe 1894,  nacque  ad  Ozieri,  figlio del  poeta  dialettale  Giuseppe  Meridda e  di Carmela  Cattina. Allo scoppio della  Grande Guerra  fu arruolato  nel  3° Reggimento  Artiglieria  da  Fortezza.  Il 25  maggio  del  1915  raggiunse  il  suo  reparto  su  un altura  presso  Tarvisio,  nelle Alpi Giulie. Dopo un anno di permanenza in  artiglieria,  avendo fatto  richiesta  per  diventare  pilota  di  aeroplani,  il  29  agosto  del  1916  fu  inviato  al  Battaglione  Aviatori  di  Torino per  frequentare  il  corso. Il primo  giugno  1917 fu  nominato  "Pilota  d'Aeroplano"  su  apparecchio  “Farman  14”  e  gli furono  consegnati  tre  distinti  brevetti  per  pilotare  aerei  con  motore  di  diversa  potenza. Durante questo periodo si appassionò alla fotografia, probabilmente osservando il  lavoro dei  fotografi  militari  che  lui  spesso  trasportava  col  suo  aereo  da  ricognizione  per  scattare fotografie  aeree  sui  campi  di  battaglia. Conservò questa  passione  per  tutta  la  vita, realizzando centinaia  di  fotografie  che  lui  stesso  sviluppava  e  stampava.   Nel 2017 ricorre l’ottenimento la licenza di volo da parte di Meridda, di fatto un’ottima occasione per celebrare il pilota ozierese raccontando la sua storia.

Per l’esposizione ci si è avvale della collaborazione del Museo Storico della Brigata Sassari il quale ha dato in prestito alcuni cimeli del periodo bellico.

La mostra sarà visitabile dal martedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 fino al 15 dicembre.

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Mare nostrum

navi e navigatori tra sardegna e mediterraneo nell’antichità

 

Domenica 15 dicembre alle ore 17 sarà inaugurata presso il Civico Museo Archeologico “Alle clarisse” la mostra “Mare nostrum - Navi e navigatori tra Sardegna e Mediterraneo nell’antichità”. La Mostra è organizzata dall’Associazione Sardinia Romana e curata da Franco Campus (archeologo), Nadia Canu, (Archeologa e Funzionario della Soprintendenza) e Giovanni Romano (Assoc. Sardinia Romana).

La Mostra si propone di mettere l’accento sul ruolo della Sardegna, fin dalla più remota preistoria, quale luogo di scalo privilegiato nelle rotte da e verso oriente e occidente. Lo stretto connubio fra l’Isola e il Mediterraneo proposto nel percorso espositivo mira a ricostruire tutte quelle tracce di memoria che servono a comprendere i fenomeni dell’oggi attraverso lo studio del passato. Un apparato illustrativo costituito da pannelli didattici e pittorici , ricostruzioni, ma anche reperti originali e in copia di ciascun periodo accompagneranno il visitatore, soprattutto studenti e non addetti ai lavori  in un percorso sorprendente, in modo semplice e accattivante, alla scoperta del Mediterraneo, il Mare Nostrum, dove si svolgono traffici e commerci, ma anche eventi di guerra; un mondo effervescente, per certi versi globalizzato, in cui erano presenti identità anche diverse ma dove vigeva un sostanziale riconoscimento delle peculiarità culturali di ciascuno. La mostra sarà visitabile presso il museo dal 15 dicembre 2019 al 28 febbraio 2020.

 

 

Dott. Giovanni Frau

Direttore Civico Museo Archeologico

“Alle Clarisse

 

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Il Museo del C avallo è ospitato nel Palazzo Borgia.

Nella parte del Palazzo che ospitava in origine la chieda di Sant’ Isidoro, trasformata in scuderia, ha oggi sede la raccolta museale dell’Istituto Incremento  Ippico. Il Museo è costituito da due sezioni: una storica con documenti, stemmi e lastre fotografiche degli stalloni e una collezione artistica di manifesti, dipinti e statue dedicate al cavallo, tra cui il centauro di Francesco Ciusa

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L’assessorato alla Cultura del Comune di Ozieri, con la Curia Diocesana e l’Istituzione San Michele, hanno il piacere di ospitare presso il Museo Diocesano di Arte Sacra la mostra d’arte contemporanea “Antioco, il Santo venuto dal mare”, ideata e curata dal Dott. Roberto Lai, presidente dell’Associazione Sulcitana di Storia e Archeologia onlus “ARCIERE”,

La mostra, composta da 30 opere, di cui 12 sculture e 18 dipinti, rappresenta un itinerario storico tra passato, presente e futuro:  gli artisti, attraverso la figura di Antioco, hanno voluto interpretare e rappresentare le difficili tematiche dell'emigrante, del clandestino, dell'uomo venuto dal mare.

Antioco visse durante il regno dell'imperatore Adriano (117-138). Nacque in Mauritania e poi approdò nell'isola di Sulci (oggi Sant'Antioco) dove propagò la dottrina cristiana ed infine trovò la morte. In ordine di tempo è, pertanto, il primo martire della Sardegna. Patronus totius Regni Sardinae, questa, infatti, è la corretta attribuzione del protettore dei sardi: un martire glorioso e miracoloso, un Santo di colore, un Santo taumaturgo venuto dal mare africano, un Santo internazionale che, oggi possiamo identificare anche come un migrante alla ricerca di se stesso e del suo posto nel mondo.

Il curatore della mostra, il Dott. Roberto Lai, persegue l’ambizioso obiettivo la dar vita ad un progetto culturale itinerante per la promozione, divulgazione e valorizzazione del culto del Santo attraverso il linguaggio dell’arte contemporanea.

L’idea della Mostra itinerante, che tappa dopo tappa si arricchisce di nuove opere, nasce con l’intento di riprodurre lo stesso evento culturale in diverse località nazionali ed internazionali, con il diretto coinvolgimento di sempre più artisti che vorranno esprimere, attraverso l’arte, la visione e l’interpretazione del messaggio, ancora attuale, di speranza e fratellanza del Patrono della Sardegna.

Gli artisti, ispirati da questi principi, hanno spaziato sull'iconografia del Santo interpretando  lo stesso in una visione contemporanea sul tema del "Santo venuto dal mare". Le analogie con l'attualità che la vita "avventurosa" di Antioco ci rimanda, è del tutto evidente.  

Oggi, sono un numero incalcolabile gli Antioco costretti a partire in condizioni drammatiche, per ricostruirsi la vita altrove.

La mostra, oltre che far conoscere la storia del santo ed apprezzare le opere in esposizione, è un contributo alla conoscenza dell'epocale migrazione in atto ed uno stimolo per tutti a rispondere con atti concreti a questa straordinaria emergenza.

Una delle più belle interpretazioni artistiche del Santo è, senza dubbio, quella realizzata da  Maestro Livio Scarpella (nato a Ghedi, Brescia, dove vive e lavora); la sua statua che raffigura il Santo di colore, già esposta alla Biennale d'Arte Sacra di Venezia, è stata donata al Santo Padre Francesco durante la sua visita in Sardegna a Cagliari e resa disponibile per la mostra.

Giovedì 18 febbraio alle 17.30 nella sala conferenze del Centro Culturale San Francesco si terrà la conferenza di presentazione della mostra “ Sant’Antioco: da primo evangelizzatore di Sulcis a glorioso protomartire Patrono della Sardegna”, alla quale interverranno il Vescovo Mons. Corrado Melis, il sindaco del Comune di Ozieri Prof. Leonardo Ladu, dott.  Roberto Lai e Mons. Tonino Cabizzosu dell’Ufficio Beni Culturali Diocesano.

La mostra sarà inaugurata sabato 20 febbraio alle 18.00 e sarà visitabile fino al 03 aprile nei seguenti orari: dal martedì al venerdì 10.00 – 13.00; 15.00 – 18.00, sabato 10.00  13.00.

Per informazioni e prenotazioni contattare l’Istituzione San Michele al numero 079 787638 o inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

 

 

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Museo dell’Arte Molitoria

Primo museo dell’Arte Molitoria in Sardegna.

E’ possibile ammirare un’ampia selezione di strumenti per la macinazione del grano, dalle antiche macine nuragiche alla mola asinaria romana, in uso fino ai primi del 900. Presente inoltre una sezione botanica con l’esposizione di diverse decine di qualità di grano.

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