Piazza Carlo Alberto
in evidenza Orari apertura invernali Chiesa romanica di Sant'Antioco di Bisarcio e Grotta San Michele: 10.00 - 16.00; Museo Archeologico "Alle Clarisse": martedì e giovedi 08.00- 14.00, mercoledì e venerdì 08.00 - 14.00; 14.30 - 18.00; sabato 08.00 - 14.00; 15.00 - 19.00 e domenica 09.00 - 13.00; 15.00 - 19.00
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Venerdì 22 luglio alle 18,00 nella sala conferenze del Centro culturale di S. Francesco saranno illustrati i restauri di un dipinto e di cinque antiche e inedite statue recentemente recuperate dall’Ufficio diocesano BBCC di Ozieri con il fondamentale finanziamento della Fondazione di Sardegna e della Conferenza Episcopale Italiana.

Si tratta di un evento molto importante sia sotto l’aspetto artistico, che storico e religioso, in quanto ci fornisce l’occasione di conoscere alcuni santi che, fino a 2-3 secoli fa, erano ampiamente venerati e invocati dai Sardi e soprattutto dagli Ozieresi, ma oggi quasi sconosciuti ai più.

 

La rassegna inizia col dipinto olio su tela del “Ritratto di suor Francesca Rosalia Pinna”; questo nome ci riporta indietro di tre secoli, quando le monache Clarisse Cappuccine da Orosei giunsero nel 1753 a Ozieri per fondare un monastero, portando con loro il corpo incorrotto della consorella abadessa deceduta in “odore di santità” (seppure mai canonizzata) 6 anni prima, nonché il suo ritratto pittorico. Le spoglie, cui tutta la diocesi tributava grande devozione, erano custodite all’interno del Convento fino al 1889, anno nel quale le monache furono cacciate da Ozieri, e a partire da quella data affidate alla custodia della Cattedrale per 60 anni e poi definitivamente collocate presso l’archivio del Capitolo della Cattedrale.

L’intervento di restauro, come accennato in precedenza, ha anche riguardato 5 simulacri lignei policromati (risalenti per lo più al Settecento), finora dimenticati in un deposito della chiesa del Rosario dove i tarli la facevano da padroni. Si tratta di 2 simulacri di San Giovanni Nepomuceno (uno grande e più bello, l’altro più piccolo e forse proveniente dall’oratorio ozierese di S. Croce demolito nel 1840), santo Boemo martirizzato nel 1383 e canonizzato nel 1729. Vi è poi una bella statua di San Giovanni Evangelista, che sul mantello riporta l’eloquente iscrizione Inventò e Sculpì Luigi Avallon, A.D.1878 Napoli.

Si prosegue poi con una bella statua di San Pietro d’Alcantara proveniente dalla chiesa di San Francesco (al tempo in cui era officiata dai Frati Minori conventuali); il santo francescano, morto nel 1562 e canonizzato nel 1669, è qui rappresentato imberbe, in saio, con le braccia aperte in contemplazione mistica davanti al Crocifisso.

Infine vi è la statua di Sant’Agostino, forse proveniente dall’altare maggiore della omonima chiesa seicentesca ozierese di “Punta Idda”. Il santo vescovo di Ippona è rappresentato nelle vesti dei monaci agostiniani, con il pastorale e un libro tenuto aperto nella mano sinistra sul quale sono riportati un passo tratto dal De veritate praedestinationionis et gratias del conterraneo Fulgenzio di Ruspe. L’ottima qualità artistica consente di attribuire l’opera al senorbese Giuseppe Antonio Lonis, grande artista del XVIII sec.

 

Tutti i restauri sono stati progettati ed effettuati dalla Op. BBCC Annalisa Deidda di Cagliari con l’Alta Sorveglianza della dott.ssa Francesca Pirodda della Soprintendenza di Sassari. I restauri sono stati condotti con modalità “didattiche”, ovvero consentendo per tre mesi alle scolaresche (tra cui la III Liceo Classico nell’ambito del progetto “Alternanza Lavoro”) di visitare il laboratorio allestito nella Cappella dell’antico Seminario di piazza “Cantareddu”, visionare il materiale didattico ivi presente e interloquire con la restauratrice in merito alle tecniche di diagnostica adottate, alla progettazione dell’intervento e agli interventi di restauro e reintegrazione.

Ora tutte le opere sono esposte nel Museo diocesano di Arte Sacra di Ozieri, corredate da una puntuale didascalia che rende giustizia alla storia, ma anche agli enti finanziatori.

Interverranno il Vescovo Monsignor Corrado Melis, la restauratrice, dott.ssa Annalisa Deidda, il prof. Soddu della Fondazione di Sardegna,  oordinerà i lavori il curatore del museo dott. Demetrio Mascia.

 

                                                                                                                                                                                                                      arch. Michele Calaresu

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All'insegna delle "Ali" il ventottesimo festival internazionale Time in Jazz in programma dall'8 al 18 agosto a Berchidda e in altri centri del nord Sardegna.

La mattina di venerdì 14 agosto fa tappa ad Ozieri: alle 12,30 all'insegna della musica barocca con il concerto nella Cattedrale dell'Immacolata, del “signore della tuba” e soprattutto serpentofinista Michel Godard, alla guida del progetto Monteverdi "A Trace of grace" dedicato a una rilettura in chiave jazz delle musiche del grande compositore italiano.

Ad affiancarlo in quartetto il sassofonista e Gavino Murgia al sax, Luciano Biondini alla fisarmonica e il mezzosoprano Guillemette Laurens: un ensemble musicale di grande qualità.

Si tratta di un viaggio spazio – tempo – musicale in ordine cronologico, partendo dal megalitico Gavino Murgia che oltre a suonare il sax introdurrà alcuni pezzi cantando a tenore “a bassu”, uno stile canto corale sardo le cui tradizioni si perdono nel periodo nuragico che utilizzano la tecnica del “canto armonico”, quando cioè la voce emette simultaneamente due o più suoni distinti, sullo stile dei monaci tibetani.

Per giungere al medioevo con Michel Godar e il serpentone, strumento a fiato nato e diffuso a partire dal XVI secolo, ma con una sonorità che proietta in una dimensione musicale medievale. Veniva utilizzato soprattutto per sostenere il canto gregoriano in chiesa, per ricreare atmosfere ancestrali.

Suono misterioso quello del serpentone, soffiato un po’ ruvido, ma anche dolcissimo e  profondo.

Godard è non solo uno tra i pochi maestri di questo strumento, ma più in generale un musicista dotato di sensibilità ed intelligenza speciali, un artista in piena maturità espressiva. Qualunque strumento Godard prenda in mano si trasforma con naturalezza e perfezione musicale.

Per l’occasione sarà possibile visitare il museo Archeologico “Alle Clarisse” situato un prossimità della Cattedrale, aperto al pubblico eccezionalmente con orario continuato dalle 09.00 alle 19.00.

Sarà inoltre aperto un punto ristoro presso il bar Il Ponte.

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Mercoledì 09 agosto alle 21.00 nella Chiesa di Sant'Antioco di Bisarcio si concluderà la seconda giornata del Time In Jazz 2017.

Bisarcio è una delle chiese romaniche più grandi e affascianti dell’isola, cornice ideale per il concerto di Inside Out, insegna sotto cui si riconoscono due grandi improvvisatori tedeschi, molto diversi nelle loro connessioni al linguaggio del jazz, ma accomunati da un profondo interesse nel processo di creazione espressiva: Markus Stockhausen, uno dei trombettisti più apprezzati in qualsiasi tradizione musicale, e Florian Weber, pianista insignito di premi in patria e all’estero.
Entrambi vengono da una formazione classica e sono profondamente interessati nel processo dell’espressione creativa: del guardare Dentro e Fuori, con intensità alle cose, per echi, risonanze, intuizioni. Ancora una volta il mix di colori della loro musica è meravigliosamente ampio, spaziando dall’esuberanza e dall’abbandono alla gioia alla bellezza limpida e fluttuante. A momenti le loro linee si sfocano impercettibilmente tra composizione e improvvisazione, distillando finemente le due.

Esplosioni d’impeto sono alternate a melodie giocose e campi di suono luminosi, che rendono i loro concerti un’ esperienza indimenticabile e imperdibile.

Il concerto, inserito all’interno della manifestazione “Estiamo in Piazza 2017” organizzata dal Comune di Ozieri, si avvale del patrocinio del Lions Club di Ozieri, Chilivani Ambiente e Scuola Civica Sovracomunale del Monte Acuto.

Per l'occasione sarà allestito un punto vendita di prodotti tipici locali e un punto ristoro a cura delle Società Religiose Sant'Antioco di Bisarcio e Beata Vergine del Rimedio.

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venerdì 14 agosto alle or e12.30 farà tappa ad Ozieri il Time in Jazz con un concerto nella Ccttedrale dell'Immacolata con il concerto del  Quartetto Monterverdi di Michel Godard e la partecipazione di Gavino Murgia al sax, Luciano Biondini alla fisarmonica e il mezzosoprano Guillemette Laurens.

Un ensemble musicale di grande qualità

per maggiori info clicca qui

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Anche per l’estate 2016 la Città di Ozieri ospita la ventinovesima edizione del festival internazionale Time in Jazz, in programma dal 8 al 16 agosto.

All'insegna del pianoforte nella Cattedrale dell'Immacolata giovedì 11 alle ore 11 è di scena Antonio Zambrini, un musicista che ha attirato l'attenzione di pubblico e critica con i suoi brani originali, apprezzati e talvolta riproposti da colleghi musicisti, anche di prestigio, come Lee Konitz, John Law, Stefano Bollani, Ron Horton e Rita Marcotulli. Brani, quelli del pianista milanese, in cui si possono trovare influenze della tradizione musicale-cinematografica italiana, dell'Impressionismo francese, dalla musica popolare anglosassone, dei ritmi dispari della musica balcanica e mediterranea, e naturalmente della tradizione jazzistica.

Pianista e compositore milanese, Zambrini ha studiato chitarra, flauto traverso, composizione e pianoforte, diplomandosi in Direzione di Coro presso il Conservatorio di Padova e in Musica Jazz presso il Conservatorio di Parma.

Si è posto all’attenzione della critica con il cd “Antonia e altre canzoni” del 1998, edito da Splasc(h) Records, selezionato fra le migliori opere prime italiane dalla giuria del premio “Django d’or” a cura dalla critica musicale francese e italiana. Sulla rivista “Musica Jazz” è stato classificato dai critici al secondo posto nella graduatoria 1998 dei migliori nuovi talenti nel Jazz italiano.

I successivi cd hanno comportato numerose altre segnalazioni della critica, confermandolo tra i migliori talenti anche per il 2000 e per il 2001.

Zambrini è stato ospite di diversi programmi musicali di RAI Radio3. Sue composizioni sono incluse in “compilations” radiofoniche e in cd allegati a riviste specializzate e sono eseguite in concerto da musicisti di varia estrazione. Recentemente ha tenuto alcuni concerti in duo con Lee Konitz e con Claudio Fasoli, e ha suonato in una lunga tournèe nel quartetto del trombettista newyorkese Ron Horton, con Ben Allison al contrabbasso e Mike Sarin alla batteria.

Collabora stabilmente con la Cineteca Italiana di Milano per la sonorizzazione, improvvisata dal vivo, nelle rassegne dedicate al cinema muto.

Insegna in diverse scuole musicali, ed ha diretto dal 1999 al 2004 un corso estivo di improvvisazione e musica d’insieme presso gli “Stages Internazionali di Orvieto”. Dal 2005 insegna Pianoforte Jazz al Conservatorio di Como, nel programma dei corsi superiori.

La location del concerto anche quest’anno sarà la Cattedrale dell’Immacolata che sorge dalla ristrutturazione della precedente chiesa di Santa Maria. Si trova proprio in Piazza Duomo, nel centro storico di Ozieri, ed è una delle chiese più importanti della città.

Eretta tra il XIV e XV secolo, è stata più volte restaurata, anche da Gaetano Cima. Al suo interno affreschi e un organo monumentale.

L'ingresso della chiesa è anticipato dalla scalinata di Clemente Biondetti, affiancata dalla torre campanaria. La facciata neorinascimentale presenta decori in stucco rari in Sardegna. La chiesa presenta una pianta a croce latina, con tre navate e un transetto con abside semicircolare. Ogni navata laterale ha tre cappelle con altari marmorei e statue lignee

 

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