I bronzi nuragici
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L’Istituzione San Michele, in occasione de “Su Trinta e Sant’Andria” organizza al Museo Archeologico “Alle Clarisse” la mostra fotografica “I bronzi Nuragici”.
La mostra, che comprende riproduzioni fotografiche e i disegni del Dott. Gian Mario Rais, illustra in modo semplice alcuni bronzetti nuragici, con l’analisi dell’abbigliamento e delle armi.
Per il visitatore sarà occasione per comprendere al meglio la civiltà nuragica, cogliendo anche le analogie fra bronzi.
L’esposizione si concentra in modo particolare sulle rappresentazioni dei guerrieri, con particolare risalto per il “Pugilatore” di San Luca: figura molto simile all’omonimo Gigante di Montiprama.
La mostra sarà visitabile dal 27 novembre al 31 gennaio 2016 e sarà inaugurata venerdì 27 novembre alle ore 17.30 con la conferenza “I vini in età nuragica”: incontro con il Dr. Ercole Contu, Professore emerito di antichità sarde all’Università di Sassari, e con il Dott. Tonino Arcadu, enologo, che con l’intervento “Esperienze enologiche” illustrerà le sue ricerche sugli antichi vitigni.
Gli orari di apertura del museo sono dal martedì alla venerdì dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.
Per informazioni 079 7851052
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Fu probabilmente inaugurata nel 1570 quale Chiesa del Convento dei Frati Minori Osservanti. La costruzione è in stile gotico aragonese coloniale, detto Montery.
Di notevole pregio d’altare in legno dipinto di verde e laminato in oro zecchino, che funge da retroaltare maggiore e ospita nelle nicchie le statue di Santi, frati e lo stesso San Francesco.
La costruzione del Convento fu iniziata dai Frati Minori Osservanti nel 1528 e completata in due fasi dopo il 1650 e primi dell’800. Divenuto sede del Seminario per la formazione dei frati destinati alle missioni estere, l’edificio fu requisito dall’esercito per l’effetto della Legge Rattazzi, e fu utilizzato come Magazzino Chimico della Sardegna.
Restaurato oggi ospita il Centro Culturale con il Centro Giovani, la Biblioteca Comunal e la sala conferenze.
Il canto a tenores: Sa DDIADDOI
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Sabato 28 luglio alle 18.30 nella sala conferenze del Centro Culturale San Francesco si terrà una conferenza sui Tenores di Ozieri “Sa Ddiaddoi: Peculiarità e tratti distintivi del canto a Tenores ozierese”: per conoscere meglio le peculiarità di questo canto. Anche il più dilettante degli ascoltatori, si accorgerebbe infatti che quello ozierese è “diverso” rispetto al tenore di tradizione barbaricina e baroniese, ma anche degli altri paesi vicini a Ozieri, come Pattada e Buddusò.
La conferenza metterà in luce queste diversità, volte a conoscere e capire l’identità canora della nostra Città all’interno della tradizione sarda.
Dai racconti degli anziani emerge che gli stessi cantori ebbero difficoltà a trovare consensi tra la gente: la maggior parte erano appassionati di canto sardo “a chiterra”, ma c’era anche chi iniziava ad avvicinarsi al canto tradizionale polivocale. Chi seguiva e conosceva il canto a tenore era “purista” e non ammetteva differenze sostanziali con i modelli “classici”. Questo scarso consenso, probabilmente, ha decretato la crisi e la fine del tenore a Ozieri. Un gruppo di giovani cerca oggi di riprendere questa tradizione.
Si metterà in evidenza l’interessante utilizzo della sillaba non-sense utilizzata dal tenore ozierese: SA DDIADDOI, che appare una novità rispetto ai vari “lellei, bimbò” etc., forse una forma di compromesso tra “bimbai” e “dillu”, ma la questione è tutta da affrontare.
Interverranno il presidente Pinuccio Aini e il segretario Antonello Lai della Biennali del Premio Ozieri per Cori tradizionali Sardi, il direttore Ugo Spanu e il docente prof. Antonio Deiara della Scuola Civica Sovracomunale di Musica Monte Acuto, Antonio Canalis, segretario del Premio Ozieri.
Seguirà alle 20.00 nella chiesa di Monserrato lo spettacolo “Ziughes” dei Tenores di Neoneli: la parola stessa richiama i Giudici, i capi di stato che dopo l’anno Mille guidavano i Giudicati, veri e propri stati della Sardegna. I Tenores di Neoneli raccontano attraverso il canto la grande storia della nostra Isola, che inizia nel 1297 quando papa Bonifacio VIII infeudò la Sardegna e la Corsica alla corona aragonese. il Giudicato d’Arborea fino alla grande battaglia del 1409 difese i sui diritti. Una storia che ha un finale tragico, dove molte persone persero la vita.
La manifestazione è organizzata, dall'Amministrazione Comunale, dal Premio Biennale Coro Città di Ozieri per cori Tradizionali, l’Istituzione San Michele, Scuola Civica Sovracomunale del Monte Acuto e dai Tenores di Ozieri, con la partecipazione straordinaria del Tenores di Neoneli.
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